Un appassionante viaggio su due ruote, tra dune, siti archeologici e tramonti memorabili sul mare, nel Wadi El Gemal in Egitto
Svegliarsi prima dell’alba e percorrere 25 km nel deserto per veder sorgere la palla incandescente del sole. La nostra stella si mostra in tutto il suo splendore in mezzo a un cielo ancora stellato, mentre le dune occultano tutte le luci della civiltà. Per gli appassionati di bike fuori strada il deserto del Wadi El Gemal vicino a Marsa Alam è ricco di itinerari e paesaggi lunari, da mordere con la ruota delle E-Bike, strumento indispensabile per scorrazzare ad alta velocità tra sassi e sabbia. Il parco del Wadi El Gemal è una riserva naturale incontaminata, istituito nel 2003 per preservare natura e i pochi abitanti del deserto, tra i rari animali e i beduini della tribù Ababda.
Occasioni per E-Bikers
Le uniche escursioni previste in questo paradiso per bikers sono organizzate dall’hotel più vicino al parco naturale, collocato proprio sul punto di confine dell’area protetta del parco: il 5 stelle Gorgonia Beach Resort di Marsa Alam. Un percorso per tutti tra dune, sentieri di pietre nere del deserto, volpi, con l’assistenza di un fuoristrada per decidere in qualsiasi momento quando fermarsi e appendere l’E-Bike o quando fare una sosta in cerca di acqua fresca e un frutto. Un tragitto emozionante che, tra il batticuore della prima discesa di una duna, con l’incognita dello sdrucciolare della ruota, e la sorpresa nello seguire la coda di un volpe in fuga, è tra i modi migliori per visitare il deserto e rimanerne affascinati.
Il caffè nel deserto
Alla fine del percorso si può riprendere energia con un caffè del deserto. È chiamato “il beduino gabana”, ed è spettacolare anche nella preparazione. I chicchi vengono fatti abbrustolire dentro un pentolino posto su un fuoco per lungo tempo, tritati grossolanamente e viene poi aggiunta l’acqua su un fuoco lento, in modo che possa sedimentare; viene quindi tritato dello zenzero fresco e aggiunto. Un rimedio naturale per donare freschezza alla bevanda più amata dagli italiani e perfetto rimedio dopo una lunga corsa nel deserto.
Tutte le attività sono organizzate grazie al supporto della locale ONG (attività e progetti su abughosoun.org) con il supporto di Gorgonia Beach Resort e del progetto EIECP (Egyptian Italian Environmental Cooperation Program) finanziato dalla Cooperazione Italiana e diretto dalla Dottoressa Yousria Hamed Abdel Rahman.
In programma la costruzione di un centro informativo sul parco presso il porto di Hamata da dove partono tutte le barche dirette ai punti più interessanti dell’area marina del parco e, nel deserto poco lontano dal Gorgonia Beach Resort, un piccolo museo di storia e cultura Ababda dove trovare riparo dal sole e per una pausa ricca di cultura.
Reportage di Camilla Rocca