Si fa presto a dire prosciutto! Ma come viene prodotto quello di San Daniele, uno dei migliori al mondo? Abbiamo preso questa scusa per inforcare le nostre E-Bike in un itinerario con elementi naturalistici fantastici.
Il nostro itinerario ha come meta San Daniele del Friuli, uno dei templi sacri italiani del prosciutto, percorrendo la Via di Bottecchia.
Partendo da Gemona del Friuli, dalla ciclabile Alpe Adria, passiamo il ponte di Braulins che attraversa il fiume Tagliamento, per raggiungere la Via di Bottecchia a Trasaghis.
All’inizio della Via, ci fermiamo ad ammirare una bellissima cascata detta “La Scove”- la scopa in friulano. Il nome deriva dalla sua forma simile ad una scopa di saggina. Questa cascata ha la particolarità di formarsi solo se la notte prima si è verificato un forte temporale con tanta tanta pioggia. L’acqua caduta sulla montagna si incanala tutta nello stesso punto per poi fare un salto di oltre cento metri lungo la roccia della montagna.
Proseguiamo la nostra escursione lungo una mulattiera ormai abbandonata e chiusa al traffico fino a raggiungere la statua dedicata a Ottavio Bottecchia.
Su questa strada il grande campione si allenava e proprio su questa via, durante un allenamento, fu colto da un malore morendo il 15 giugno 1927.
Dopo una sosta di rito alla statua, continuiamo la pedalata e arriviamo al Parco Naturale del Cornino.
Veniamo immediatamente rapiti dal colore e trasparenza dell’acqua del Lago di Cornino.
Questo lago e fatto da acqua di risorgiva che lo rende perfettamente trasparente e di un colore turchese incredibile, grazie al suo fondale di sabbia bianchissima.
Durante le feste di Natale viene allestito un presepe subacqueo, i sub dell’associazione Friulana Subacquei si immergono nelle cristalline acque per far “nascere” dai fondali la statua del bambin Gesù e collocarla al centro del lago, accanto alle altre statue del presepe che, silenziosamente avanzano, avvolte solo dalle fioche luci riflesse, mentre si illumina la stella cometa al centro a celebrare la magia del Natale.
Altra particolarità del Parco Naturale del Cornino sono i Grifoni.
I Grifoni sono dei rapaci, simili a dei grandi avvoltoi, che in questa zona, grazie al Progetto Grifoni, hanno trovato protezione, cure e ambiente ideale per vivere e riprodursi, fino ad arrivare a formare una colonia di 360 esemplari.
Pedalare sulla riva di queste acque turchesi, con i Grifoni che ti volano sopra la testa, immersi totalmente nella natura è una esperienza unica.
Continuando verso San Daniele entriamo nella ciclabile di Ragogna e attraverso i suoi sentieri tra i boschi e lungo la riva del Lago di Ragogna, ci fa arrivare a San Daniele del Friuli.
Già con l’acquolina in bocca raggiungiamo il centro del paese per arrivare al prosciuttificio Bagatto, il più piccolo di San Daniele.
Parcheggiamo le e-bike ed entriamo nell’osteria del prosciuttificio e veniamo avvolti da un profumo unico e dolce, lo sguardo va subito ai prosciutti appesi alle pareti, al bancone dei formaggi e salumi, alla dispensa delle verdure sott’olio, alla fiamma del fuoco nel Fogolar, tipico caminetto friulano.
Ci accoglie Rino, il proprietario del prosciuttificio, ci fa accomodare e ci propone una degustazione dei suoi prodotti, iniziando da un bel piatto di San Daniele accompagnato da un calice di Friulano, vino bianco autoctono DOCG.
Ad ogni morso le nostre papille gustative impazziscono, la nostra mente vola e il nostro sorriso diventa sempre più grande.
Terminata questa esperienza enogastronomica, ci trasferiamo dentro il prosciuttificio, dove un video di 10 minuti ci spiega la storia e la tecnica di come viene fatto e stagionato un prosciutto e finalmente entriamo nel tempio: le sale di stagionatura.
Siamo circondati da prosciutti appesi alle rastrelliere, dove resteranno a stagionare per 18 mesi, minimo, prima di ricevere a fuoco il marchio del Consorzio di San Daniele che ne certifica la qualità.
A malincuore ripartiamo e seguendo i sentieri dei Rivoli di Osoppo arriviamo al Forte di Osoppo dal quale durante la Grande Guerra controllavano il fiume Tagliamento.
Ancora due pedalate e arriviamo a Gemona del Friuli e ci ritiriamo al nostro B&B Relais Bike dove ci attende una calda biosauna per rilassarci e parlare di questa bella E-Bike experience in Friuli.
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Testo e foto di Carlo Maria Tuti